Archivi tag: solitudine

Canto Madre della Vita e Luna Nera

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Isa1Ciao Sono Isa,

sono la Maga del Cuore della riparazione e del Tempo che serve per poter riparare veramente, attraverso il gelo, il mio elemento…

Oggi vorrei parlarti della solitudine del Cuore. 

E’ una sensazione straziante, di aridità, che perversa il cuore di chi non “sente” più la sensazione di unione dentro di sè.

E’ molto frequente di questi tempi, anche perchè le persone non hanno più fiducia nell’altro, in quanto sono state troppo spesso tradite, per cui si chiudono nella solitudine del cuore per non soffrire più. 

Così tradiscono sè stessi e il proprio cuore e il ciclo continua… Leggi il resto di questa voce

Amore e proiezione…e intanto si soffre!

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amre e proiezione“Non vorrei che tu fossi uno che si prende gioco delle donne!”

“Senti cara, è importante che tu sappia che io non sono portato per la relazione, ci viviamo quando ne abbiamo voglia e basta!”

Il moderno gioco dell’amore è questo, lei sempre più spaventata che lui non voglia fare le cose “sul serio”, lui sempre più spaventato di doverle fare!

Perciò già dal primo incontro le protagoniste indiscusse della relazione, se così la vogliamo definire, sono le paure.

Paura di veder disattese le nostra vittoria:

per lei quella di non essere abbandonata, per lui quella di essere riconosciuto.

L’abbandono di lei (partendo dal presupposto che abbiamo entrambe le ferite),  la donna ancestralmente ha quella di essere abbandonata con la prole e quindi sprotetta e di poter essere mangiata dai predatori. Motivo per cui se lui se ne va lei “si sente morire”. Più questa paura è forte più lei teme la solitudine.

Lui invece ha la paura di non essere riconosciuto dal branco come buon cacciatore, quindi tante più prede caccia, tanto più si sente accettato. Anche l’uomo che non caccia tanto ma non si ferma in coppia manifesta la stessa ferita in quanto non si mette alla prova e quindi non può essere “smascherato”. Leggi il resto di questa voce

L’interconnessione annienta o salva?

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internetQuesta è l’era di internet.

Internet non è nient’altro che un modo per mettere in connessione chiunque possa accedervi in qualunque parte del Mondo con qualunque altro essere che si connetta alla medesima rete.

Sì, lo so, se mi state leggendo voi lo sapete, ma devo farvi riflettere sul concetto.

Questa straordinaria possibilità di comunicazione, lo stiamo vedendo tutti, per assurdo sta isolando sempre di più gli individui, che diventano sempre più virtuali e meno reali e che nel reale stanno perdendo la connessione con chi sta loro di fronte.

Osservando, per esempio il fenomeno delle chat, ha aumentato in modo esponenziale la possibilità di incontro, ma la frequentazione, spesso, finisce già al primo o secondo incontro, portando sempre più la relazione ad un fattore puramente fisico che non oltrepassa mai la barriera del togliersi la maschera mettendo veramente in gioco la propria personalità con la conseguente possibilità di evolvere.

La stessa amicizia, che precedentemente era il primo terreno dove si poteva imparare la tolleranza per chi era diverso, anche perchè si usciva con chi c’era…e nel gruppo c’era sempre qualcuno che non ti andava, oggi si misura a suon di “mi piace” senza più un vero confronto.

Eppure una fondamentale Legge della Kabbalah dice:”L’uomo è interdipendente con gli altri“. Leggi il resto di questa voce

Ti ascolto…

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gumballPeriodo frenetico il mio, arrivo la sera stanca, a volte un po’ esasperata e inconsciamente cado anch’io come tutti nella risposta automatica, quella che si da con la testa da un’altra parte, quella del ti rispondo tanto perchè così poi stai zitto, zitta…

Poi una sera mi siedo nel divano con mia figlia a guardare “Lo straordinario mondo di Gumball” e l’episodio verte proprio sulla mamma iperstanca che tenta di dare ascolto ai figli ma non ce la fa e il padre che per vedere i suoi programmi preferiti risponde”castronate” pur di toglierseli dai piedi.

AAAAAA!!!!

Ovviamente ho visto immediatamente la relazione con la realtà e ho cominciato a portare le correzioni a questo atteggiamento.

Adesso chiedo a voi:

  • Quante volte agite così con vostra madre/padre?
  • Quante volte agite così con i figli?
  • Quante volte agite così col partner?
  • Quante volte agite così con gli amici?
  • Quante volte agite così con i colleghi di lavoro?

La lista è infinita…. Leggi il resto di questa voce

Guariscimi!

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operatore-olisticoCosa si nasconde dietro una richiesta d’aiuto?

Certamente un disagio e questo è oggetto di profondo rispetto, ma a volte anche l’incapacità o la mancanza di volontà di assumersi la responsabilità del proprio benessere.

Ovvero di vivere il proprio dolore e il disagio, accettando lo stato di malessere, ascoltandolo e accogliendolo.

Questa capacità di sopportare i momenti di frustrazione si chiama contenimento. Ma da dove nasce l’incapacità di contenere il proprio dolore senza rovesciarlo fuori o addosso a qualcuno?

In genere nasce da qualcosa che non è avvenuto nel periodo della gestazione o nel periodo dei primi mesi di vita.

Il ventre della madre è il primo luogo in cui siamo contenuti, dove dovremmo sentirci al sicuro. Subito dopo la nascita sono sempre le braccia della mamma a garantirci l’accudimento e la protezione necessaria al nostro sviluppo. Leggi il resto di questa voce

La paura di stare soli…

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solitudine1Nasce da piccoli, quandol’abbiamo provata le prime volte, e incredibilmente è più forte nei bambini che sono dovuti crescere soli e che sono diventati estremamente autosufficienti e indipendenti.

Strano ma vero, spesso queste persone finiscono per stare sole perchè tornano nel loro schema principale: “se sto solo nessuno mi può abbandonare”.

Purtroppo la mancanza di consapevolezza toglie a tantissime pesone la possibilità di liberarsi dai propri antichi dolori, così tornano a vivere, irrimediabilmente sempre le stesse cose.

Poi ci sono gli insicuri, quelli che pensano che senza qualcuno a fianco non ce la possono fare..di tipologie ne potremmo vedere molte, ma la base è sempre la stessa. Leggi il resto di questa voce

Il senso di solitudine

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solitudineIo son la solita poco moderna ignorante di attività virtuali e ieri sera ne ho avuto l’ennesima prova: una persona si lamentava come di una serata con amanti della musica passata anzichè a suonare a giocare a Guitar Hero…. “a Guitar che???” la mia ovvia risposta! Per fortuna l’impagabile Wikipedia ha colmato il mio vuoto… però mi ha fatto riflettere…

Ad una cena, da poco, ho osservato una partecipante giocare col telefonino tutta la sera e la stessa cosa è successa ad un concerto. Quanti genitori conosco che preferiscono giocare con il computer che con i propri figli, ma soprattutto appena si è soli si cerca irrimediabilmente conforto nella comunità virtuale… ma siamo sicuri che questo ci faccia sentire meno soli? Leggi il resto di questa voce