L’apertura del terzo occhio è un argomento alquanto complesso, spesso viene confuso con il fatto che si fa un po’ di meditazione o si approccia qualche tecnica, ma non è proprio così.
Arrivare ad aprire il terzo occhio, soprattutto per noi occidentali che siamo cresciuti nella “castrazione energetica” fatta di comandi e condizionamenti (oltre a sigilli limitanti) è un lavoro complesso che necessita di volontà e dedizione.
E’ un po’ come per la natura con le aree industrializzate: si tagliano gli alberi, si cementa, l’ambiente viene completamente snaturato ma per fortuna, per quanto l’uomo si ostini a fare danni, Essa è sempre Viva e vivace sotto le folli opere umane.
Così la Cosienza Energetica, per quanto possa essere castrata dai folli comportamenti umani, è sempre Viva e vivace in noi e appena smettiamo di procastinare le sciocchezze Essa torna a prendere il sopravvento.
La differenza è solo di tempo. Così come nel suolo se l’area viene bonificata la Natura torna padrona in tempo brevissimo, così come il nostro Sè, se viene purificato torna alle sue funzioni primitive in tempo molto più veloce, altrimenti necessita di tanti, tanti errori e tanti, tanti tentativi!
Altro errore fondamentale è quello di pensare che il terzo occhio riguardi solo l’energia luce, invece proprio come il nervo ottico ha radici profonde dentro di noi, così il nervo ottico energetico si collega al canale centrale che passa per il cuore. Leggi il resto di questa voce