Quello che gli uomini non vogliono far sapere alle donne!

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uomo che guardaNon so da quanto tempo non ridevo così tanto grazie ad un libro!

Smith & Doe con il loro “Quello che gli uomini non vogliono far sapere alle donne” sono riusciti a farmi sbellicare dalle risate!

Esilarante anche il modo in cui propongono alle donne una versione nuda e cruda del pensiero maschile.

Cosa ne penso?

Dopo tante letture di tarocchi  a uomini e donne posso assolutamente dire di essere pienamente d’accordo, ma…

… ma che questo è l‘istinto primario! Quello animale, il primo in assoluto che muove l’uomo maschio!

Vi dirò di più, la stessa identica cosa si può fare con la donna, anzi, se c’è uno scrittore in erba che vuole fare successo lo scriviamo a quattro mani, gliele fornisco io tutte le informazioni!

Ma facciamo un passino indietro e vediamo qual’è la teoria degli autori:

loro asseriscono che l’uomo ha come obiettivo primario quello di “scaricare la pistola” già dopo 24 ore l’ultimo orgasmo. Quindi ne sovviene che se non l’ha fatto, il maschio cercherà un bersaglio in modo maniacale, anche se non manifesto.  Da li parte con tutte le aggravanti, dal problema psicologico dell’insicurezza e così via…

Perfetto!

Adesso facciamo l’equazione per la donna: la donna da quando diventa fertile cercherà incessantemente un maschio che la renda madre e che poi le garantisca la sopravvivenza. Brutalizzando al massimo, la donna cerca la stabilità economico-materiale. I primi periodi che leggevo i tarocchi non capivo perchè con le donne mi uscivano sempre i semi di denari quando si parlava di coppia. Poi ci sono le aggravanti, il senso di non riconoscimento, di tradimento, di abbandono e così via…

Ricapitolando:

MASCHIO = RICERCA DI ORGASMO

FEMMINA = RICERCA DI SICUREZZA

Si potrebbe dire in maniera meno ortodossa, ma sono convinta che gran parte di voi lo ha già fatto, sì, perchè siamo tutti un po’ animali!

Bene, questo è l’istinto primario, quello legato al corpo ma, salvo che non siate Atei, per voi non ho conforto, l’uomo è fatto di corpo, mente e anima per cui ci sono altri ben due passaggi da affrontare.

Considerato che l’istinto primario è una parte fondamentale di noi possiamo ben immaginare che non sarà demonizzando o giudicando le informazioni che ci invia un buon sistema per evitare di rimanerne intrappolati. Anzi, le tecniche più efficaci sono proprio l’osservazione senza giudizio delle sensazioni che ci invia il nostro corpo ( vedi Meditazione Vipassana e Mindfulness).

A questo però deve anche seguire una presa di coscenza dei meccanismi e una riprogrammazione in modo da poter scegliere liberamente.

Alla fine dovremmo sviluppare il distacco e l’amore. Tutto questo comporta un lavoro non indifferente di presa di coscenza e di rinnovo energetico.

La domanda successiva a questo punto è: e perchè non limitarci a esprimere semplicemente l’istinto primario? Perchè fare tanta fatica?

Perchè non ho ancora conosciuto un solo essere vivente esente dal desiderio d’amore, e l’amore lo si raggiunge solo col dono di sè, ma per donarsi bisogna prima sapere chi è quel sè e cos’ha da offrire!

Consiglio vivamente la lettura di questo libro, almeno evitiamo di vivere nelle favole!

Buon divertimento!

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